DOMENICA DELLA PAROLA, DON GIACOMO PEREGO: «QUELLE PAGINE INTERPELLANO TUTTI»

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«Dalle versioni in uso nella liturgia a quelle destinate alla lettura personale fino ai canoni seguiti da cattolici e protestanti, ogni traduzione evidenzia un aspetto della ricchezza della Sacra  Scrittura», spiega il biblista. Che aiuta ad orientarsi tra le tante edizioni

Papa Francesco indicendo la Giornata della Parola, che quest’anno si celebra domenica 23 gennaio, la terza del Tempo ordinario, nella Lettera apostolica Aperuit illis ha sottolineato «l’urgenza e l’importanza che i credenti devono riservare all’ascolto della Parola del Signore sia nell’azione liturgica, sia nella preghiera e riflessione personali». Tale occasione ci stimola a fornire in queste righe un orientamento rispetto alla grande offerta di Bibbie che il mercato editoriale oggi offre al popolo di Dio. «Possiamo suddividere le edizioni della Bibbia in lingua italiana in tre grandi aree: l’area protestante, quella cattolica e l’area che esce da questi due contesti o li unisce. In linea generale, le Bibbie si differenziano nella traduzione italiana dai testi antichi – ebraico, aramaico e greco – e nell’elenco e posizione dei libri biblici: le Bibbie protestanti, infatti, seguono il cosiddetto “canone ebraico” e non includono sette libri presenti nell’antica versione greca dei Settanta risalente al III sec. a.C., considerati invece parte integrante del “canone cattolico”», spiega don Giacomo Perego, sacerdote paolino, biblista e redattore delle Edizioni San Paolo.

Quali sono le edizioni protestanti? «Quelle più diffuse in Italia sono tre. La Nuova Diodati, la cui prima edizione risale al 1607, un capolavoro della lingua italiana a opera di Giovanni Diodati, la prima in assoluto nel nostro idioma. L’ultima revisione è del 2003. Nel mondo della Riforma quella più diffusa è la Nuova Riveduta di Giovanni Luzzi, che tra il 1921 e il 1930 la pubblicò in 12 volumi. L’ultima revisione risale al 2006 ed è distribuita a un prezzo molto economico – 2,90 euro – grazie al sostegno della Società Biblica di Ginevra. La terza, un progetto in fieri, è la Bibbia della Riforma di cui al momento è uscito solo il Nuovo Testamento, pubblicato nel 2017 a 500 anni dalla Riforma».

E sul fronte cattolico? «Qui occorre distinguere le due principali versioni oggi in commercio: quella della Conferenza episcopale italiana, risalente al 2008, che ascoltiamo a Messa e nella liturgia, e la Novissima versione dai testi originali delle Edizioni San Paolo. Entrambe vengono offerte in diverse edizioni con introduzioni e note che tengono presenti le necessità dei fedeli. Le più conosciute tra quelle che adottano la versione della Cei sono la Bibbia di Gerusalemme, con note che risalgono al 1973 e adattano quelle dell’omonima edizione francese, e la Bibbia TOB, nata in contesto francofono e le cui note risalgono al 1987, frutto di una intensa e feconda collaborazione ecumenica. Entrambe sono consigliabili per lo studio e l’approfondimento perché aiutano a contestualizzare i testi biblici e la loro storia».

Sono le uniche due Bibbie che utilizzano il testo Cei? «No. Esistono anche la Bibbia Via Verità e Vita, con note e introduzione scritte tra il 2006 e il 2010, quindi molto aggiornate e preparate da biblisti che insegnano al Pontificio istituto biblico e in altre autorevoli facoltà bibliche. Ha approfondimenti esegetici, teologici e liturgici e quindi anch’essa può essere considerata come una “Bibbia di studio”, ma con una piega più pastorale. Merita poi particolare attenzione la Bibbia Scrutate le Scritture, uscita nel 2020, pensata per una lettura orante, per la preghiera personale e comunitaria. Individua percorsi tematici unitari che si incontrano lungo tutta la Scrittura. Sposa, quindi, una visione integrale della storia della salvezza che legge i due Testamenti unitariamente, recependo il tesoro della tradizione ebraica e patristica».

E quelle che utilizzano la Novissima versione? «Questa viene proposta in varie edizioni: si va da quella economica (La Bibbia, diffusa a soli 9,90 euro) a quella da studio (Bibbia Emmaus), da quella a caratteri grandi (Bibbia Ebron), a quella tascabile (Bibbia Tabor). L’editore San Paolo, dal 2010, ha avviato un’ulteriore versione dei singoli libri biblici, affiancando alla traduzione italiana il testo ebraico, greco o aramaico, accuratamente approfonditi: è la Nuova Versione della Bibbia dai testi antichi, opera monumentale che vede coinvolti ben 50 esegeti. I volumi singoli sono ormai quasi completati, e l’intero Nuovo Testamento è uscito in volume unico a dicembre. Merita un cenno anche la serie Libri biblici, altrettanto impegnativa, nata sempre nel contesto fecondo della Famiglia Paolina e che avrà ancora bisogno di qualche anno per completare i lavori di traduzione e di commento».

Parlava anche di una terza categoria. «Mi riferivo alla Bibbia TILC, traduzione interconfessionale in lingua corrente, preparata per rendere più accessibili nel linguaggio i testi sacri, uscita nel 1985 per i tipi della Elledici, poi rivista e migliorata nel 2014. Infine, l’ultima nata è la Bibbia Einaudi, una traduzione integrale della Bibbia a opera di 12 biblisti e bibliste, curata da Enzo Bianchi, che l’ha definita “a-confessionale” in quanto, a suo dire, libera da ogni condizionamento teologico o di fede. Un’opera notevole, che forse però è eccessivo considerare “a-confessionale” in quanto rischia, a mio avviso, di intaccare l’identità stessa di una Parola sgorgata dal dialogo fecondo tra Dio e l’uomo».

In libreria – Una scelta molto ampia

INTRODUZIONI E NOTE, UN PATRIMONIO DA ESPLORARE

Quando si cerca una Bibbia per uso personale o da regalare è opportuno prendersi del tempo per fare la scelta giusta. Tra quelle cattoliche, se si opta per la traduzione della Cei e si cerca uno strumento da studio, si può scegliere la Bibbia di Gerusalemme (Edb, in vari formati da 29 euro in su), una delle più diffuse, o la Bibbia TOB (Elledici, a partire da 30 euro), molto usata dagli studenti di Teologia. Due ottime alternative della San Paolo sono la Bibbia Via Verità e Vita (da 28 euro in su) con un apparato critico molto recente e di stampo più pastorale, e la Bibbia Scrutate le Scritture (a partire da 29 euro), utile con i suoi rimandi tematici per la preghiera, che sta riscuotendo un buon successo. La più economica si trova nella traduzione della Novissima versione dai testi originali (euro 9,90). Infine, la Bibbia Cei-Uelci è disponibile in varie edizioni a partire da 16,90 euro.