DON ERNESTO ZIREDDU

Ricordiamoli

DON ERNESTO ZIREDDU

(n. a Zeddiani-OR: 03/11/1923  + Milis-OR: 04/3/2022)

Avrebbe compiuto 99 anni il 3 novembre di quest’anno, don Ernesto Zireddu , che nella notte di oggi, 4 marzo 2022, è deceduto nella Casa di Riposo di Milis, dove era stato accolto da poco tempo: concluso il suo operato di presbitero e parroco, si era ritirato, infatti, nella sua abitazione a Zeddiani.

Ordinato presbitero il 15 agosto del 1949, a Oristano, da mons. Sebastiano Fraghì, don Ernesto Zireddu iniziò la sua missione sacerdotale come viceparroco a Desulo nella parrocchia dedicata a Sant’Antonio Abate dal 1949 al 1954. Per cinque anni, poi, dal 1954 al 1959 fu professore e assistente in Seminario.

Nel 1959 fu nominato parroco festivo di Siapiccia, incarico che portò avanti per tre anni. Nel 1962, fu trasferito parroco a Mogorella dove si fermò sino al 1986. Poi altri vent’anni ad Allai, nella parrocchia dedicata allo Spirito Santo, dal 1986 al 2006.

Non si risparmiò neanche in età anziana: dal 2006, ultraottantenne, al 2015 fu collaboratore parrocchiale a Bauladu e a Tramatza. Nel 2015 si ritirò a vita privata a Zeddiani.

Qualche tempo fa era caduto ed era stato operato per una frattura al femore. Gli ultimi anni li ha trascorsi a Zeddiani”, ricorda don Ignazio Serra, parroco di San Vero Milis e direttore diocesano dell’Ufficio per la Pastorale del Turismo. “Ricorderemo don Ernesto per la sua allegria. Era un uomo ed un sacerdote semplice e amabile, che ha speso interamente la propria vita sacerdotale servendo il Signore nella preghiera e nella carità”.

E’ quanto ha saputo evidenziare anche il Vescovo di Oristano nell’Omelia del funerale: don Zireddu nella sua lunga vita di presbitero ha saputo puntare sui valori essenziali della fede. Che cosa portiamo via da questa vita: il dono di una vita consegnata al Signore che ha seminato del bene nella vita degli altri. In tanti anni di ministero il nostro fratello sacerdote ha annunziato il Vangelo, ha perdonato i peccati nel nome del Signore, ha celebrato l’Eucaristia e donato attraverso il suo ministero la presenza di Cristo pane per noi, ha accompagnato i malati e coloro che terminavano la loro esistenza all’incontro con il Signore. Siamo oggi qui per rendere Grazie a Dio per il dono della sua vocazione e del suo ministero sacerdotale. Diciamo grazie a te don Ernesto per il tuo esempio di vita sacerdotale, per il tuo sorriso, per la tua fraternità. Siamo grati alla Chiesa che lo ha generato nella fede e lo ha accompagnato nel suo cammino.

E’ significativo sottolineare che don Ernesto dal 1972 aveva professato i Consigli Evangelici nell’Istituto Gesu’ Sacerdote, voluto dal Beato don Alberione, fondatore anche di tutte le Congregazioni e gli Istituti della Famiglia Paolina.

Sentiva molta riconoscenza per il grande dono ricevuto professando i Consigli Evangelici nell’IGS, per la solida spiritualità paolina che lo aiutava a ravvivare e custodire la comunione con Cristo (Parola ed Eucarestia), la devozione a Maria, Regina degli Apostoli e per la grande gioia di appartenere ad una grande famiglia: la Famiglia Paolina, molto numerosa in Sardegna.

E’ significativo il suo vivo senso di appartenenza all’IGS: Non è mai venuto meno, anche se con salute precaria, nel partecipare ai vari Incontri a Santa Giusta, programmati dagli animatori degli Istituti della Famiglia Paolina. Sempre disponibile per le Confessioni e anche per partecipare al momento del pranzo e della fraternità.  

Caro don Ernesto, a nome dei preti IGS e delle Ancille della Sardegna, ti ringrazio fraternamente per la testimonianza di gioia, mitezza, fedeltà al ministero e per la tua partecipazione alla vita della Famiglia Paolina, soprattutto con la preghiera e l’offerta della tua coerente vita sacerdotale. Prega per i preti dell’IGS, per le Ancille, per tutti i membri della Famiglia Paolina, perché sappiano manifestare sempre gioia, mitezza e zelo apostolico, valorizzando tutti i mezzi più celeri, per portare salvezza delle anime…  (don Emilio, Responsabile nazionale IGS)