Don Giorgio Spinaci

Ricordiamoli
Don Giorgio Spinaci
(n. Mondavio 12/5/29  +  san Giorgio di Pesaro 3/1/2018)
Don Giorgio era nato a Mondavio il 12 maggio 1929. E’ stato ordinato sacerdote a Fano in Cattedrale il 1 febbraio 1953. E’ stato Parroco nella parrocchia dei “Santi Giorgio e Pasquale” in San Giorgio di Pesaro dal 1960 al 2013 e collaboratore della parrocchia di “Santa Lucia” a Piagge dal 1 ottobre 2013, oltre ad essere Cappellano della confraternita “SS. Sacramento e Rosario” di San Giorgio.
Don Spinaci amava veramente e tanto la sua gente, prestando servizio fino all’ultimo alla sua comunità, prima come parroco e poi come collaboratore di don Giacomo Mura. Don Giorgio è stato una istituzione per il paese di San Giorgio. Ha fatto crescere intere generazioni con sani valori e attaccamento al territorio, programmando varie iniziative educative, escursioni con i ragazzi, pellegrinaggi con i parrocchiani. Sapeva intrattenersi con la gente e tra la gente, giocando anche a carte insieme a loro.
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Don Giorgio aveva professato fin dal 1974 i Consigli Evangelici nell’Istituto Gesù Sacerdote, fondato dal Beato don Giacomo Alberione. L’istituto è aggregato alla Società San Paolo e a tutta la Famiglia Paolina, fondata sempre da don Alberione che ha vissuto e ha inculcato la spiritualità di San Paolo caratterizzata da universalità, comunione mistica con Cristo e grande zelo apostolico nell’annuncio del Vangelo a tutti gli uomini con tutti i mezzi.
Don Giorgio si è distinto nel valorizzare tutti i mezzi per portare Cristo a tutti. Si è distinto anche nella diffusione delle riviste paoline, soprattutto Famiglia Cristiana. E usava questa metodologia originale: la rivista Famiglia Cristiana aveva dedicato per questo suo modo di diffondere la buona stampa, un articolo. Si faceva arrivare, abbonandosi personalmente, tante copie (anche più di cento nei periodi in cui si leggeva di più) e poi andava a trovare tutte le famiglie della Parrocchia, per portare Famiglia Cristiana come dono suo; e così aveva modo di incontrare le persone, conoscere come stavano e poteva rivolgere un messaggio di consolazione e di speranza. Non solo non dava fastidio, ma i parrocchiani erano felicissimi e attendevano con gioia la sua visita, anche perché i suoi messaggi erano sempre positivi, benevoli, simpatici e costruttivi. Sempre allegro e con la battuta pronta. 
Tutti ricordano le sue omelie che riuscivano a toccare sempre il cuore e sapeva mantenere tutti attenti. La gente del paese partecipava volentieri a tutte le Celebrazioni programmate in Parrocchia, non solo perché don Giorgio non le rendeva noiose e pesanti, ma perché ricevevano veramente tanta illuminazione dalle sue considerazioni semplici, briose, ma profonde, stimolanti e sempre fondate sulla Parola di Dio.
Caro don Giorgio, a nome dei preti IGS delle Marche, ma anche d’Italia ti ringrazio fraternamente per la testimonianza di gioia, umiltà e per la tua partecipazione alla vita dell’Istituto Gesù Sacerdote, finché le forze ti hanno dato la possibilità di muoverti e poi con la preghiera e l’offerta di vita nella malattia: ancora ricordo e mi ha fatto molto bene la tua testimonianza di fede viva e serenità, quando venivo a trovarti a casa tua. Prega per noi per i preti dell’IGS perché manifestino sempre gioia, mitezza e zelo apostolico, valorizzando tutti i mezzi, per la salvezza delle anime…  (Don Emilio, Delegato dell’IGS).