Don Salvatore Piano

Ricordiamoli

(n. 16/02/1920 + 08/05/2019)

All’età di 99 anni, appena compiuti, il giorno 8 maggio 2019, ha fatto ritorno alla Casa del Padre don Salvatore Piano. Originario di Arbus, dove nacque il 16 febbraio del 1920. Ritengo significativo evidenziare i molteplici incarichi ricevuti e servizi pastorali da lui svolti, per sottolineare il grande bene a servizio delle anime da lui svolto nei suoi lunghi anni di vita e di ministero (73 anni).

Venne ordinato presbitero, infatti, nel lontano 28 luglio del 1946, ed ebbe come primo incarico pastorale quello di vicario parrocchiale di San Nicolò in Guspini, Parrocchia di cui divenne poi Parroco quasi dieci anni più tardi, il 01.01.1956. Canonico onorario dall’8 dicembre 1966, è stato, poi, nominato Parroco di S. Chiara, in San Gavino Monreale. Il 1° luglio 1972, assunse anche il compito di Vicario Episcopale per la Vita Religiosa.

E’ bene evidenziare significativamente che dal 1976 era membro dell’Istituto Gesù Sacerdote. E’ bene, soprattutto, sottolineare che la sua consacrazione, la professione dei Consigli Evangelici nell’IGS, fondato dal Beato don Alberione, fondatore anche di tutta la Famiglia Paolina, ha molto contribuito ad illuminare e arricchire il suo zelo apostolico, la sua profonda vita interiore e la sua intensa manifestazione di agape verso i poveri, i malati e gli ultimi. Negli incontri personali avuti con lui, come responsabile dell’Istituto, non ha mai tralasciato di esprimere viva gratitudine al Signore, per il grande bene ricevuto dalla spiritualità paolina, dal carisma di don Alberione e dall’appartenere all’Istituto Gesù Sacerdote.

Nel novembre 1984, gli venne affidato anche il compito di Cancelliere nella Curia Vescovile e contemporaneamente svolgeva anche il compito pastorale di Parroco di San Simeone in Zeppara di Ales. Dal 01.01.1985 svolse il ministero di Parroco nella Chiesa Cattedrale in Ales. Vi rimase fino al 14.01.1996, quando, per raggiunti limiti di età, rassegnò le sue dimissioni per ritirarsi a Cagliari, presso i familiari.

Benché ormai non avesse più alcuna responsabilità diretta nell’amministrazione di una Parrocchia, non venne meno la sua disponibilità nel servizio pastorale, celebrando l’Eucaristia nella Parrocchia “S. Maria del Suffragio”, non distante dalla sua abitazione, e dedicando ampi spazi di tempo all’ascolto delle confessioni. Ancora oggi, nelle comunità che hanno usufruito del suo ministero pastorale, tanti lo ricordano con gratitudine e commozione per la sua mitezza d’animo, la sua dedizione alla preghiera, l’obbedienza al Vescovo, la disponibilità al dialogo nel Presbiterio e la disponibilità nei confronti della gente, particolarmente verso i poveri, gli anziani, i malati.

E’ bene anche evidenziare che ha assistito con affabilità e fraterna premura una sorella malata di Alzheimer: ogni giorno, dopo aver dedicato del tempo alla Celebrazione eucaristica e alle Confessioni, presso la parrocchia vicina, si ritirava in Casa e rimaneva accanto alla sorella per tutto il resto della giornata; e quando aveva bisogno, anche della notte.

Nella Celebrazione per il funerale alla comunità del quartiere e ai familiari si sono uniti due sacerdoti diocesani, don Petronio Floris, parroco della Cattedrale di Ales, e don Tullio Ruggeri che ha seguito come chierichetto la prima esperienza a Guspini di don Piano. I due parroci hanno ricordato l’azione pastorale del sacerdote arburese, in sintonia con i Vescovi, specie mons. Antonio Tedde (anche lui appartenente all’Istituto Gesù Sacerdote), impegnati a tradurre in scelte pastorali coraggiose, le indicazioni di rinnovamento del Concilio Vaticano II.

(a cura di E.C.)