LA OBBEDIENZA A DIO NELLA VITA CRISTIANA (quarta predica quaresima 2018 di padre Cantalamessa)
1 Il filo dall'alto. Nel delineare i tratti, o le virtù, che devono brillare nella vita dei rinati dallo Spirito, dopo aver parlato della carità e dell’umiltà, san Paolo, nel capitolo 13 della Lettera ai Romani, arriva a parlare anche dell’obbedienza: “Ciascuno sia sottomesso alle autorità costituite poiché non c’è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio. Quindi chi si oppone all’autorità, si oppone all’ordinamento voluto da Dio” (Rm 13, 1 ss). Il seguito del brano, che parla della spada e dei tributi, come pure il confronto con altri testi del Nuovo Testamento sullo stesso argomento (cf Tt 3, 1; 1 Pt 2, 13-15), indicano con tutta chiarezza che l’Apostolo non parla qui dell’autorità in genere e di ogni autorità, ma solo dell’autorità civile e statale. San Paolo tratta di un aspetto particolare dell’obbedienza che era particolarmente sentito nel momento in cui scriveva e, forse, dalla comunità cui scriveva.
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Secondo la leggenda rappresenta il colpo di spada che il Santo inflisse al Diavolo per rimandarlo all’inferno
Una misteriosa linea immaginaria unisce sette monasteri, dall’Irlanda fino a Israele. E’ solo una coincidenza? Sono sette santuari lontanissimi tra loro, eppure perfettamente allineati (siviaggia.it). La linea Sacradi San MicheleArcangelo è secondo la leggenda il colpo di spada che il Santo inflisse al diavoloper rimandarlo all'inferno. In ogni caso è sorprendente a disposizione di questi santuari sulla linea: i tre siti più importanti Mont Saint Michel in Francia, la Sacra di San Michele in val di Susa e il santuario di Monte Sant’Angelo nel Gargano sono tutti alla stessa distanza. Un monito del Santo affinché vengano sempre rispettati le leggi di Dio ed i fedeli proseguano nella rettitudine. Inoltre la Linea Sacra è in perfetto allineamento con il tramonto del sole nel giorno del Solstizio di Estate (www.viagginews.com).
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In ogni parabola bisogna che si trovi il chiodo che sostiene tutta la narrazione, la descrizione, l’immagine.
A partire dalla ricerca che è stata fatta negli ultimi 50 – 70 anni possiamo oggi identificare meglio, avere una idea più precisa di che cosa è stata la vicenda storica di Gesù di Nazareth. Oggi a differenza dei secoli passati, siamo in grado di collocare Gesù di Nazareth nel suo tempo, di sapere quali erano le grandi correnti religiose, di pensiero. La situazione sociale, economica della regione della Galilea dove di fatto Gesù ha sempre vissuto. Come abbiamo visto nel primo incontro, Gesù di Nazareth sarebbe andato a Gerico, al di là del Giordano, perché i movimenti riformatori come quello di Giovanni il Battista andavano oltre il Giordano, in modo che, i penitenti purificati, riattraversando il Giordano ricominciavano l’avventura del nuovo popolo di Israele. Come al tempo dell’Esodo, come Giosuè che attraversa il Giordano ed entra nella terra promessa.
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