Mons. Bernardo Antonini

Figure Esemplari IGS

Cimego (TN) 20-10-1932 – Karaganda (Kazakhstan) 27-03-2002

Mons. Bernardo Antonini nacque a Cimego (Trento) il 20 ottobre 1932. Era ancora piccolo, quando la famiglia si trasferì a Raldon (Verona). Nel 1942 entrò nel seminario diocesano di Roverè Veronese e fu ordinato sacerdote il 26 giugno1955. Esercitò il primo ministero come vicario parrocchiale a S. Michele Extra (Verona). Nel 1962 ottenne la laurea in Lingue e letterature straniere moderne all’Università Cattolica e due anni dopo la Licenza di Dogmatica a Venegono. Nel 1975, ottenuta la licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, divenne docente di tale disciplina pressa lo Studio Teologico San Zeno di Verona e all’Istituto S. Pietro Martire. La mano di Dio era su di lui e lo stava guidando per ben altre vie apostoliche, che forse don Bernardo neanche sospettava. Nel 1977 entrò nell’Istituto Paolino “Gesù Sacerdote” e incontrò don Stefano Lamera, delegato dell’Istituto, a cui confidava le sue iniziative e le sue ansie apostoliche. Don Bernardo, a contatto con la Famiglia Paolina. pur rimanendo fortemente legato alla Diocesi e all’obbedienza al proprio Vescovo, formava il suo cuore su quello di Paolo, cioè sulla centralità di Cristo e sull’urgenza di portare il Vangelo a tutto il mondo di oggi e con i mezzi di oggi. In lui cresceva di giorno in giorno quella tenerissima devozione per Maria, madre di Gesù, che egli amò e pregò in tutta la sua vita. La svolta sovietica con l’avvento di Gorbaciov, portò don Bernardo a Mosca, come studente dapprima (dal 2 luglio 1989), ma subito si rivelò un grande missionario. Offrì la sua disponibilità al nunzio Mons. Francesco Colasuonno, poi a Sua Ecc. Tadeusz Kondrusiewicz. Fu rettore e fondatore del Seminario “Regina Apostolorum”; insegnante di Sacra Scrittura. conferenziere instancabile, fondatore e direttore di giornale Svet Evangelia, dell’Istituto Teologico “San Tommaso d’Aquino” . Desideroso di aiutare e svolgere l’apostolato nelle Chiese più povere e prive del necessario, con il permesso del suo vescovo Padre Flavio Roberto Carraio, Vescovo di Verona, don Bernardo il 16 agosto 2001 passò, come Vice-Rettore del seminario e Vicario Episcopale per la Pastorale, al servizio di Sua Ecc. Jan Pawel Lenga, a Karaganda, nel Kazakhstan, dove il 27 marzo 2002 la sua stola bianca sacerdotale si posò… sulla salma priva di vita, che oggi riposa nel cimitero di Raldon (Verona), ma egli, don Bernardo, incontrò il Risorto, della cui risurrezione fu un grande testimone nella “Santa Russia”.

Il giorno 11 febbraio 2009 si è aperto a Verona il processo diocesano per la beatificazione.

Ti consigliamo di leggere il libro: Beatrice Immediata, Un apostolo senza frontiere, Paoline, Milano 2005. Usando “contatti” del nostro portale, puoi richiederlo a: Istituto Gesù Sacerdote, Circonvallazione Appia, 162, 00179 Roma.

 

Dalla domanda di ammissione alla professione perpetua di Don Bernardo

Dei consigli evangelici nell’Istituto “Gesù Sacerdote”, aggregato alla Società San Paolo, e della promessa speciale di fedeltà al Papa:
1 Per il valore intrinseco dei voti semplici di obbedienza, di castità perpetua e di povertà:
* a lode della SS. Trinità:
* per una consacrazione più intima col Dio Vivente, Padre. Figlio e Spirito Santo:
* come dono-impegno personale di totale sequela di N. S. Gesù Cristo;
* per una maggiore santificazione mia e del mio prossimo:
* per tendere alla perfetta “carità pastorale” in cui si attua la santificazione del presbitero (cfr.Presbyterorum Ordinis, tiri. 12-14):
* per una maggiore efficacia nel ministero pastorale; per un legame più profondo di obbedienza soprannaturale e di collaborazione filiale col mio Vescovo.

2  Per una ricchezza spirituale che mi viene in vita e dopo morte con l’appartenenza alla Famiglia Paolina (sarò ricordato e suffragato in tutto il mondo dai membri dei dieci rami della fondazione dei Servo di Dio, don Giacomo Alberione, Famiglia già presente nella Gerusalemme celeste e nella Chiesa pellegrina con apostoli sparsi per tutta la terra.

3 Perla grandezza specifica del carisma Paolino;
* centralità cristologica;
* dimensione pnematologico.ccclesiale della spiritualità;
* universalità/mondialità del “cuore” di S. Paolo.
4    Per l’attualità e l’urgenza dell’apostolato paolino nel mondo d’oggi:
* tutto Gesù Cristo
* a tutti gli uomini
* con tutti i mezzi, particolarmente con i mezzi della comunicazione sociale ( = “i nuovi pulpiti” come li chiamava don Alberione).

Proposito – impegno: nella mia vita chiedo a tutti il dono della preghiera e mi sforzerò di vivere, di testimoniare e di predicare le beatitudini (Mt 5,1-12) nel loro significato cristologico, ecclesiale, antropologico ed escatologico.

 

Roma, 5 aprile 1991