La Famiglia Paolina

Dall’inizio della sua opera, Don Alberione pensò una famiglia di Istituti che insieme dovevano essere “San Paolo vivo oggi”, per continuare la missione di dare Gesù Cristo al mondo. Da uomo riflessivo e pratico, aveva percepito che uno o due istituti non sarebbero stati sufficienti a far rivivere la persona dell’Apostolo e allora ecco il perché dei dieci Istituti. Con una spiritualità comune e ministeri diversi, essi riproducono la ricca personalità di Paolo, missionario e comunicatore universale del Vangelo; Paolo uomo di preghiera; Paolo fondatore e animatore di comunità; Paolo promotore vocazionale; Paolo orientatore delle nuove famiglie e suscitatore di apostoli — uomini e donne — impegnati in tutte le realtà umane, al fine di animarle cristianamente. In concreto, la Famiglia Paolina è formata da cinque congregazioni, quattro Istituti di vita secolare consacrata e un’associazione laicale. Un sito ufficiale, Alberione.org, illustra la vita e le attività dell’intera Famiglia Paolina.

  • La Società San Paolo (1914) è una Congregazione religiosa composta da presbiteri e discepoli (fratelli laici) dedita alla diffusione del messaggio cristiano, nel mondo e nella cultura della comunicazione, utilizzando i mezzi che la tecnologia mette a disposizione oggi per comunicare.
  • Le Figlie di San Paolo (1915) sono una Congregazione di donne consacrate a Dio, impegnate nella evangelizzazione con i mezzi della comunicazione sociale. Presenti nei cinque continenti, le Figlie di San Paolo dedicano la vita all’annuncio del Vangelo con la passione dell’apostolo Paolo, da cui prendono il nome e lo stile della missione.
  • Le Pie Discepole del Divino Maestro (1924) costituiscono il ramo contemplativo della Famiglia Paolina. Attente alle esigenze della Chiesa, portano nel cuore l’universalità paolina e comunicano Gesù Maestro tramite l’apostolato eucaristico, sacerdotale e liturgico.
  • Le Suore di Gesù Buon Pastore (1938) nella Chiesa si prendono cura di accompagnare la crescita della vita cristiana del popolo di Dio, in stretta cooperazione-comunione con i sacerdoti e con quanti sono chiamati al ministero di cura pastorale.
  • L’Istituto Regina degli Apostoli per le vocazioni (1959) svolge nella Chiesa una nuova e originale missione: suscitare e mantenere viva l’attenzione alla chiamata di Dio. L’impegno è per tutte le vocazioni, in modo particolare per quelle di speciale consacrazione: al sacerdozio e alla vita consacrata, nelle sue varie forme.
  • Gli Istituti aggregati (1960) San Gabriele Arcangelo e Maria Ss. Annunziata riuniscono uomini e donne celibi che professano i voti di povertà, castità e obbedienza. Essi – come noi – vivono la missione apostolica paolina rimanendo nel proprio ambiente di vita e di lavoro. Don Alberione pensava ai tre Istituti (Gesù Sacerdote, San Gabriele e Maria Ss. Annunziata) come un unico prolungamento della SSP in tre rami, denominata “Unione Paolina”.
  • L’Istituto aggregato (1960) Gesù Sacerdote: stiamo evidenziando le Linee Guida del suo Statuto. Dato che questo Istituto fin dall’inizio ha camminato in stretta unione con l’Istituto Santa Famiglia, sperimentandone tanti frutti di fecondità apostolica e di sviluppo, si ritiene opportuno ribadire che la collaborazione tra IGS e ISF deve continuare e rafforzarsi. Senza nulla togliere al ministero affidatoci dall’ordinario – che è e rimane la nostra principale missione – offriamo la disponibilità come presbiteri nell’animazione della FP e in particolare degli altri istituti di vita secolare consacrata, con una attenzione particolare alle coppie dell’Istituto Santa Famiglia.
  • I presbiteri dell’Istituto Gesù Sacerdote sono chiamati anche a manifestare particolare premura nel promuovere e animare l’Associazione “Ancilla Domini”, approvata giuridicamente dalla Diocesi di Trieste, ma strettamente legata all’IGS perché fondata da don Furio Gauss uno dei primi sacerdoti dell’Istituto e fortemente voluta e amata da don Stefano Lamera, incaricato direttamente da don Alberione ad animare l’ISF e IGS. Le “Ancillae Domini” sono donne non sposate o vedove che abbiano già assolto il loro compito educativo materno. La loro è una vocazione forte ma delicata. Devono esserci, ma apparire in primo piano il meno possibile, come la Madonna durante la vita pubblica di Gesù. Aiutano il sacerdote nelle necessità della sua persona e del suo ministero. Devono avere l’intuizione, la dedizione e la discrezione di una mamma. Pregano assiduamente e, spontaneamente, offrono la propria vita per le nuove vocazioni, per la perseveranza di quelle già riconosciute e per dare suffragio ai sacerdoti defunti.
  • L’Istituto Santa Famiglia, è formato da coppie di sposi che accolgono la chiamata del Signore a perfezionare il sacramento del Matrimonio, seguendo Cristo Maestro e Sposo nella via della povertà, dell’obbedienza e della castità coniugale, secondo il carisma paolino.
  • L’Associazione di laici, i Cooperatori Paolini (1917), raggruppa uomini e donne, giovani e adulti, che si sentono chiamati a condividere il carisma paolino e, rimanendo nel proprio stato di vita, collaborano con tutte le altre componenti della FP.