IL COSTOSO DONO DEL CORONA VIRUS (don Michele Cipriani IGS)

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In parole chiare il Covid19 è una grossa disgrazia e un grande dono. Questo perché tutte le cose umane, sono sempre a doppia faccia: una positiva e l’altra negativa.

Comunque Bernanos dice che “tutto è grazia” ed è vero perchè l’Essere superiore che dà origine alla vita è amore e progetta soltanto azioni di amore, riuscendo a ricavare il bene anche dal male.

ALCUNI PUNTI FERMI

Il virus non è una disgrazia che qualche Dio malevolo ci ha mandato per punirci per le nostre cattiverie; né è indifferente alle sofferenze enormi e generali create dal virus.

Nessun Dio, ancora meno quello cristiano, rimane indifferente alla situazione ed è sordo alle richieste di aiuto che da ogni parte della terra si elevano a Lui.

Il  Dio di Gesù Cristo ci salva da questa situazione e ci aiuta a venirne fuori guariti dalle malattie che abbiamo contratto col nostro modo di vivere, lontano dalle indicazioni di felicità che Egli  ci aveva proposto.

Che cosa ci ha insegnato il minuscolo virus?

E’ disonesto e falso pensarsi onnipotente, onnipresente, bisognoso di nessuno e di nulla, capace di risolvere tutti i problemi.

E’ disonesto pensare uno sviluppo illimitato e sempre crescente; la produttività e il profitto è l’unico idolo a cui prostrarsi fino a prostituirsi per essere pienamente se stesso.

La carta d’identità di ogni uomo, di ogni tempo e di ogni luogo, è di essere polvere e ombra ma sempre amata da un Essere superiore che ci dona la vita, il senso del vivere e l’aiuto per vivere e persegue la personale realizzazione umana nel rispetto della libertà di ognuno.

QUALE FUTURO SI ANNUNZIA?

E’ chiaro che ci troviamo in un cambiamento di epoca e che dobbiamo reimpostare tutta la nostra vita, la nostra cultura, i nostri valori, le nostre relazioni.

Tornare alla normalità quale era prima del corona virus è illusorio e impossibile; significa che non abbiamo capito nulla del cambiamento a cui ci ha costretto il Covid19.

Dobbiamo parlare di normalità riveduta e corretta, di sviluppo sostenibile, di relazioni nuove con se stesso, la natura, con l’uomo, con l’Essere superiore da cui dipende l’esistere e l’operare.

Dobbiamo recuperare il valore della fratellanza, del coltivare e custodire la terra, della tolleranza, della giustizia e della misericordia, del benessere comune e della crescita integrale di tutto l’uomo e di ogni uomo, a partire dai più bisognosi.

Questo stile è la cultura che dobbiamo edificare perché l’epoca che sta nascendo sia profondamente e pienamente umana. E’ chiaro che ogni nascita suppone tempi di gestazione e doglie nel parto e crescita graduale; questo vale anche per il nuovo mondo che sta nascendo e di cui si sentono già i primi vagiti.

QUALE IL NOSTRO COMPITO?

Il corona virus da epidemia è diventato pandemia perché tutti abbiamo bisogno di rivisitare il modello di vita che ci eravamo costruito e tutti siamo chiamati ad essere costruttori di un mondo nuovo e migliore.

Questa opera grandiosa, per cui vale vivere e impegnarsi, si realizza cominciando io a porre una pietruzza.

                                                                                              Michele Cipriani IGS