DON DIEGO MARTORANA

Ricordiamoli

DON DIEGO MARTORANA

(n. Racalmuto 19/3/1938  +  Racalmuto 18/10/2021)

 

Don Diego Giuseppe Martorana, Lunedì 18 ottobre 2021, a Racalmuto, all’età di 83 anni e 59 di ministero presbiterale, è ritornato a Dio, 

Era nato il 19 marzo del 1938 a Racalmuto, venne ordinato presbitero il 24 aprile del 1962 da monsignor Peruzzo nella cattedrale di Agrigento.

Don Diego Martorana ha servito con amore e zelo il Signore nella Chiesa agrigentina ed in particolare la Comunità ecclesiale di Racalmuto, dove ha prestato interamente il suo ministero presbiterale, inizialmente come vice parroco della Chiesa Madre (1962-66), poi come parroco del Carmine (1966-2008) e successivamente come arciprete-moderatore dell’Unità pastorale fino allo scorso ottobre.

 “Lascio la guida della comunità in mano ai giovani, ringraziando tutti per la vicinanza. Ho visto cambiare in sessant’anni questo paese, ho vissuto gli anni del cambiamento in mezzo ai giovani e a loro affido un nuovo corso della storia ecclesiale di Racalmuto”. Così don Diego Martorana, lo scorso 25 settembre, in chiesa madre, si concedava dalla sua gente per il meritato riposo, “consegnando il testimone” a don Carmelo La Magra, il nuovo parroco

Nell’omelia per il funerale di don Diego l’Arcivescovo ha fatto riferimento proprio alla lunga veglia di preghiera che ha preparato la celebrazione dei funerali: significativa la grande e commossa partecipazione non solo dei parrocchiani, ma di tutta la cittadina. “L’intera comunità ecclesiale di Racalmuto – ha detto – giovani e anziani, associazione, movimenti e gruppi, uomini e donne di buona volontà – si è alternata vegliando nell’attesa “della stella del mattino” e superandone il sorgere fino ad adesso, stretta attorno a don Diego, figlio di questa terra, figlio e pastore, per 59 anni di questa Chiesa (ne avrebbe compito 60 il prossimo 24 aprile; condivido con lui ha detto l’Arcivescovo la data di ordinazione). Tratto,  dalla chiamata divina,  dalla comunità dei credenti per il servizio nelle cose che riguardano Dio, con lui – ha proseguito – entra nella Gerusalemme nuova parte della storia di questa cittadina.

Significative anche le parole del sindaco Vincenzo Maniglia, che, a nome anche della comunità e dei racalmutesi di Hamilton (Canada), ha salutato così Padre Martorana:  “Don Diego ha guidato la comunità ecclesiale sempre con semplicità, abbiamo apprezzato al sua generosità, educando i tanti giovani ai veri principi della chiesa. Se ne va un simbolo di virtù, sempre disponibile verso il prossimo. Ci siamo spesso confrontati su tanti temi, dalla mancanza di lavoro alle difficoltà economiche di tante famiglie. Ha saputo confortare quanti gli hanno chiesto aiuto, spendendosi senza risparmiarsi per il prossimo”. “Vogliamo dire grazie, anche a nome dei familiari  a tutta la comunità per l’affetto che in questi giorni ha mostrato verso l’amato Don Diego, pastore instancabile che a piene mani ha seminato il Vangelo in ogni situazione. Ora per noi inizia il tempo della mietitura”.

Don Diego aveva professato i Consigli Evangelici nell’Istituto Gesù Sacerdote voluto dal Beato don Alberione, fondatore di tutti gli Istituti della Famiglia Paolina. Anche se non sempre partecipava agli Incontri di animazione dell’Istituto, aveva però ben interiorizzato la spiritualità paolina e lo zelo apostolico di san Paolo e di don Alberione. Lo confermano molto bene l’aver voluto dedicare la nuova Chiesa di Racalmuto a Gesù Maestro (centro della spiritualità paolina) e le testimonianze di molte persone che hanno definito don Diego: Un prete a tutto campo!

“Fammi Santo per Santificare gli altri”: così pregava don Diego il giorno della sua ordinazione sacerdotale e infatti tutta la sua vita è stata orientata verso la santità. Sacerdote entusiasta che sin dall’inizio del suo lungo ministero a Racalmuto ha saputo portare, coltivare e sostenere con competenza e zelo i processi di rinnovamento avviati dal Concilio Vaticano II. Ha educato alla fede tante generazioni di ragazzi e giovani di cui è stato oltre che appassionato educatore anche punto di riferimento. Nella sua azione pastorale ha curato con un interesse particolare anche la Pastorale Familiare, conservando rapporti personali con una miriade di persone di cui si è fatto compagno di strada, sostenendole e guidandole nei momenti decisivi o difficili della vita. Non gli è mai mancata una particolare sensibilità verso i più bisognosi e gli ultimi: per ventisei anni ha “adottato” il “Centro San Luigi” della Comunità Incontro a Racalmuto in sostegno a giovani con problemi di alcol e dipendenza. 

Intensa la sua attività di pastore sempre fedele allo spirito paolino e allo spirito dei Piani Pastorali Diocesani succedutisi negli anni. Racalmuto, in attuazione alle indicazioni della Chiesa agrigentina ha visto nascere, nelle varie parrocchie, i Centri Familiari di Ascolto che hanno favorito la conoscenza del territorio nei suoi vari aspetti e sensibilizzato i laici a divenire sempre più corresponsabili e “protagonisti” della vita comunitaria. Sono nate così le varie esperienza di aggregazioni laicali, di associazioni e movimenti che sono ancora oggi la ricchezza della comunità racalmutese. Ha realizzato, alla fine degli anni novanta, la Consulta Cittadina di Pastorale Giovanile che ha rappresentato la prima esperienza concreta di un cammino comunitario che ha via via contribuito a superare gli angusti confini parrocchiali, creando una mentalità sempre più aperta alla spiritualità della comunione che ha permesso il nascere anche del Consiglio Pastorale Cittadino. L’ultima sua fatica, dopo tante ansie e preoccupazioni, fidandosi ciecamente della Provvidenza, è stata la costruzione e il completamento del Complesso Parrocchiale Gesù Maestro che permetterà di rispondere a tutte le esigenze della collettività. Alla Comunità rimane l’esempio di fedeltà alla e nella vocazione sacerdotale.