Don Giuseppe Criscuolo

Ricordiamoli

DON GIUSEPPE  CRISCUOLO

(Nato il  15/12 1935  a Villa di Briano  (CE) + 11/10/2016 ad Aversa)

L’ undici ottobre, prima memoria liturgica di San Giovanni XXIII, papa, e anniversario dell’apertura de Concilio Vaticano II, e già memoria liturgica  della Divina Maternità di Maria, faceva ritorno nella Casa del Padre il carissimo confratello Mons. Giuseppe Criscuolo.

Don Peppino così familiarmente chiamato da tutti, nasce il 15 Dicembre 1935  a Villa di Briano  (CE), cittadina  della Diocesi di Aversa ed ivi battezzato nella parrocchia Collegiata di Maria SS. Assunta. Educato cristianamente dalla sua famiglia di sangue ed avviato alla formazione culturale filosofica e teologica nei Seminari di Aversa, Salerno e Posillipo. Viene ordinato Sacerdote il 12 luglio 1959 nella Chiesa Cattedrale di Aversa per le mani del Vescovo Mons. Antonio Teutonico.

Dopo il sacerdozio completa la sua formazione umanistica con la laurea in Lettere e Filosofia all’Università la Sapienza di Roma. Vari e molteplici sono stati i ministeri e gli incarichi ecclesiali affidati alla sua cura sacerdotale: Assistente di varie associazioni e movimenti ecclesiali, segretario particolare del compianto Vescovo Antonio Cece. Docente prima di religione cattolica e poi di lettere nelle scuole di stato; docente  prima  e poi dirigente scolastico della scuola paritaria del Seminario Vescovile di Aversa.

Parroco prima della Parrocchia di S. Andrea in S. Antonio al Seggio e poi della parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo (Madonna di Casaluce) in Aversa; Difensore del Vincolo nel Tribunale Ecclesiastico Diocesano; vice-presidente prima e poi  presidente dell’Istituto Diocesano del Sostentamento del Clero. Terminato il suo incarico di parroco per limite d’età, è nominato Canonico del Capitolo Cattedrale di Aversa.

La sua vita sacerdotale è stata sempre improntata da amore per lo studio, amabilità nelle relazioni umane ed istituzionali con zelante servizio pastorale verso il popolo di Dio; di carattere riservato, egli non faceva mai mancare la sua parola di sostegno e di aiuto a quanti glielo richiedevano, senza mai sconfinare dalla riservatezza e dalla discrezione.

Per un di più di vita e zelo apostolico ha aderito, accogliendo il dono dei voti semplici e perpetui emessi nell’Istituto Gesù Sacerdote della Famiglia Paolina, attualizzando così una consacrazione di vita sacerdotale secolare. Ha partecipato con vivo senso di appartenenza alle iniziative dell’Istituto, esprimendo sempre profonda gratitudine al Signore per il dono ricevuto della spiritualità paolina e di appartenere alla missione di una grande Famiglia. Forte  è stata la sua Devozione alla Madonna; questa l’ha visto impegnato ad ottenere dalla competente autorità ecclesiale, per la sua chiesa parrocchiale, il riconoscimento di Santuario Mariano diocesano dedicato a “Maria Regina della Famiglia”.

Molto si è prodigato per i confratelli in difficoltà, soprattutto i più giovani e quelli che, abbandonato il sacerdozio, avevano difficoltà ad affrontare il nuovo modo di vivere; per rendere fruttuoso il suo sacerdozio ha sempre partecipato, forse più di una volta, agli  annuali Esercizi Spirituali e ai Ritiri programmati dall’ Istituto Gesù Sacerdote e anche dalla Diocesi.

Mi piace terminare questo profilo di don Peppino con quello che i giovani della sua parrocchia nel salutarlo gli dissero: “Grazie per averci insegnato ad amare tutti senza differenza alcuna”.

(don Clemente Petrillo IGS)