Cardinal Zuppi: «L’Europa è irrilevante e risulta antipatica perché vincono i nazionalismi»

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Dal presidente della Cei un richiamo a un’Europa “che conti di più”, che sia più unita e solidale soprattutto di fronte alle grandi sfide del nostro tempo

È un richiamo a un’Europa “che conti di più”, che sia più unita e solidale soprattutto di fronte alle grandi sfide del nostro tempo, dalla lotta alle diseguaglianze alla necessità di un’ecologia integrale. Dal Festival dell’Economia Civile in corso a Firenze il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, invita l’Unione Europea a incidere maggiormente sulla scena internazionale senza far prevalere gli egoismi: “L’Europa è irrilevante, come hanno dimostrato le ultime crisi, perché vincono i nazionalismi, vince la piccola sovranità rispetto a una sovranità superiore. È irrilevante perché non c’è visione, quella che avevano i padri fondatori e tutti coloro che hanno vissuto la guerra, che avevano visione e consapevolezza che è indispensabile”.

Ecco perché secondo Zuppi è urgente lavorare in modo diverso: “C’è bisogno di restituire all’Europa una grande prospettiva, altrimenti risulta antipatica e viene vista come un grande supermercato che non crede più a niente”. In quest’opera di “rinnovamento” il presidente della Cei suggerisce di lasciarsi ispirare dai princìpi fondativi e dallo spirito con cui è nata l’Europa: “I nazionalismi – aggiunge Zuppi – sono l’opposto della bellezza dell’Europa che è una cosa straordinaria, è un dovere perché l’Europa nasce dalla sofferenza di milioni di persone che hanno perso la vita e non ci possiamo permettere di giocarci”.

 

Citando più volte l’enciclica Fratelli tutti che “riassume perfettamente” la visione che bisogna avere per rispondere alle emergenze e ai nuovi bisogni, Zuppi sostiene che le disuguaglianze si combattono con “tanta solidarietà e tanta condivisione, e con la consapevolezza che se ne esce insieme, perché se restano perdiamo tutti”.

Infine, sollecitato a dare un consiglio ai leader dei partiti italiani impegnati negli ultimi giorni di campagna elettorale, Zuppi evidenzia l’importanza di “evitare la tattica” e di non inseguire a tutti i costi temi e proposte “ad uso e consumo immediato”.