L’arcivescovo di Milano Mons. Mario Delpini: “basta parlare solo di Covid, c’è bisogno di speranza contro la paura. Milano, tante solitudini ma sotto la protezione della Madonnina”
Per Delpini l’aumento delle povertà anche nella ricca Milano è sempre più evidente e servirà un nuovo rapporto privato-pubblico per uscire da questa crisi nei prossimi mesi: «La tradizione ambrosiana ha sempre cercato un modello di collaborazione. Le emergenze forse hanno costretto a forme più abituali. Ma non c’è niente che si consolidi se non è pensato, voluto e costruito con competenza e lungimiranza. Un “nuovo modello” non uscirà di per sé da qualche esperienza vissuta in tempo di emergenza. Richiederà motivazioni, pensiero e decisioni». Ma occorre ben altro per risollevarsi, serve una vera e propria speranza contro la paura della pandemia e della crisi: «Se l’animo è occupato dalla paura e agitato, dove troverà dimora la speranza», spiega ancora l’arcivescovo parlando di “emergenza spirituale” a Milano: «Intendo lanciare un allarme: se il virus occupa tutti i discorsi non si riesce a parlare d’altro. Quando diremo le parole belle, buone, che svelano il senso delle cose? Se il tempo è tutto dedicato alle cautele, a inseguire le informazioni, quando troveremo il tempo per pensare, per pregare, per coltivare gli affetti e per praticare la carità? Se l’animo è occupato dalla paura e agitato, dove troverà dimora la speranza? Se uomini e donne vivono senza riconoscere di essere creature di Dio, amate e salvate, come sarà possibile che la vicenda umana diventi “divina commedia”?».