Don Fabio Rosini: Natale è il giorno in cui ci sentiamo “preziosi”. 

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  1. Natale è il giorno in cui ci sentiamo preziosi

A Natale, ognuno di noi riscopre di “contare” qualcosa: è stato preso in considerazione da Dio! Ci accorgiamo che siamo preziosi. Don Fabio Rosini riflette sul versetto dell’evangelista Giovanni: “E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”. «Il Verbo – dice Rosini – allora non è qualcosa da capire, visto che diventa carne! E non è qualcosa di distante da noi, ma viene a vivere in mezzo a noi».

  1. Natale ci ricorda che abbiamo un Dio personale

Dio, fa notare don Fabio: è una persona, non una specie di idea. Non è solo presso Dio ma è anche carne umana, come la nostra. Non dimora in qualche luogo lontano dall’umanità, ma in mezzo a noi. Tutto ciò indica che abbiamo la possibilità di incontrare questa persona concreta e contemplare la sua gloria.

  1. La Gloria non è spettacolarità 

San Giovanni dice: “E noi abbiamo contemplato la sua gloria”. A cosa si riferisce? «“Gloria” – afferma don Fabio – non indica una qualche spettacolarità: in ebraico la parola significa il peso o il valore reale di qualcosa. Infatti, si dice cosa hanno contemplato: “Gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità”.

A volte pensiamo che la gloria sia essere delle star. La luce del cristiano brilla nella mitezza e nel silenzio di una stalla… Gesù ci libera dal protagonismo e ci insegna a vivere nell’umiltà.

  1. La carne di Gesù mi aiuta a capire la mia stessa carne

Il Natale, secondo Don Fabio, reca con sé il messaggio che «Dio è a portata di mano e si è fatto carne, certo, ma c’è ancora di più: se capisco la carne di Cristo, capisco la mia stessa carne. Se vedo la Sua gloria, allora comincio a rendermi conto della rilevanza della mia vita. Se apprezzo la misura in cui Dio si è umiliato per me, quel che fa per unirsi con me, allora comincio a comprendere chi sono. Quando lo vedo, conosco la mia dignità». 

  1. Gesù che nasce mi dice chi sono, per essere preso così tanto a cuore

L’Incarnazione, prosegue il noto sacerdote, «non parla unicamente della generosità di Dio, ma manifesta la preziosità della nostra esistenza. Perché se colui che ha creato le galassie e il cosmo si è fatto carne per incontrarci, posso chiedermi: ma chi sono io da esser preso così tanto a cuore?». 

Natale è davvero un tempo prezioso per riscoprire di quale amore siamo amati e per recuperare la speranza se l’abbiamo un po’ persa.