Il Papa scrive a Enzo Bianchi: «Fratello tu ora sei in croce come Gesù ma io sono accanto a te»

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Vaticano, 9 febbraio 2021.  Caro fratello, Ho ricevuto la tua lettera dello scorso 20 gennaio. Ti ringrazio tanto per la fiducia e per la trasparenza con la quale mi hai scritto.

Ho letto e riletto la lettera, e mi sono ulteriormente informato sulla vicenda.ma ho pensato soprattutto a te, compagno di vecchiaia, con gli acciacchi dell’età, che, per te, si aggiungono alla situazione che si è venuta a creare e che ti fa soffrire, e, ti confesso, fa soffrire anche me.

Potevi spiegare molte cose, anche se tante non possono essere spiegate, perché entrano nel mistero della storia di ciascuno. So che ci sono state incomprensioni e ferite. So che tu hai fatto e farai tanto bene alla Chiesa (anche a me personalmente). So che i Visitatori hanno cercato una soluzione ai problemi di incomprensione e di divisione nella comunità, la quale anche soffre. So che tanta gente ti vuole bene.

Ma la cosa più importante che so, e che è più essenziale, quello che come fratello devo dirti, è che tu sei in croce. E quando si è in croce non valgono le spiegazioni, soltanto  ci sono il buio, la preghiera angosciante “Padre, se è possibile allontana da me questo calice” e quelle sette parole che sono a fondamento della Chiesa. Quando si è in croce quelli che non ci vogliono bene sono contenti, tanti amici fuggono e spariscono, rimangono soltanto tre o quattro amici più fedeli, che non possono fare nulla per salvarci, ma ci accompagnano. Rimane solo l’obbedienza, come Gesù.

Caro Enzo, questo è l’essenziale della tua vita di oggi: sei in croce, come Gesù. Questo è il tuo tempo della lotta, del buio, della solitudine, del faccia a faccia con la volontà del Padre.

Ti vedo così e voglio essere accanto a te. Prego con te. E mi viene in mente anche la figura del grande Eleazar: tanti giovani ti stanno guardando.

Ti sono vicino con amore di fratello, di “figlio spirituale” e di padre nella fede. Caro fratello Enzo, non scendere dalla croce. Sarà il Signore a risanare la situazione.

Con amore, tuo 

Francesco