Il 55° rapporto del Censis, appena pubblicato, evidenzia che il 5,9% degli Italiani non crede all’esistenza del virus, il 10,9% pensa che i vaccini siano inutile ed inefficaci, il 12,7% afferma che la scienza crea più danni che benefici, il 31,4% è convinto che il vaccino sia un farmaco sperimentale e gli italiani stiano facendo da cavie.
Il Censis commenta tali dati come “ondata di irrazionalità”. Penso piuttosto a un’ondata di incertezza, titubanza, paura. Il bombardamento mediatico a cui il Paese è stato sottoposto, con informazioni spesso contradditorie anche tra esperti, ha creato confusione, alimentato diffidenza nelle istituzioni e di conseguenza sfiducia e paura. Si rimanda sine die la vaccinazione per vedere “cosa succede”.
In prossimità dell’annunciata campagna vaccinale per i bambini (5-11anni) mi permetto qualche osservazione.
L’Agenzia Europea del farmaco (EMA) ha approvato l’utilizzo del vaccino Pfizer-BioNTech nei bambini da 5 a 11 anni con dose ridotta di un terzo rispetto all’adulto (10mcg). La Società Italiana di Pediatria ha invitato a vaccinare i bambini perché l’incidenza di malattia severa nei bambini è in costante aumento.
Nelle prime fasi della pandemia i bambini contagiati dal SARS-CoV-2 erano pochi, per cui si riteneva fossero raramente infettati e l’eventuale infezione fosse asintomatica o quasi. In seguito alle mutazioni virali ed alla maggior accuratezza delle indagini diagnostiche è emerso che i bambini possono infettarsi come gli adulti, presentare tassi virali significativi, quadri clinici gravi ed essere fonte di contagio. Tutto ciò ha stimolato lo studio di vaccini anche per i bambini da 5 a 11 anni.
Il vaccino anti SARS-CoV-2 è estremamente efficace nel proteggerci dalla malattia severa e dalla morte causate dal virus, ma non protegge, riducendo però di molto, il rischio di infezione, soprattutto in presenza di non vaccinati. Per questo motivo sono da mantenere le misure igieniche di precauzione valide per tutte le malattie infettive: igiene delle mani, distanziamento, tracciamento dei casi sospetti, corretto uso dei mezzi di protezione individuale come le mascherine certificate (sono da buttare quegli straccetti usati ad inizio pandemia in mancanza di meglio).
Gli effetti avversi dei vaccini, come per ogni altro farmaco, non sono mai stati nascosti o sottovalutati (vedi il famoso vaccino Sabin in gocce per la Poliomielite). E per rimanere in tema, quando si è ipotizzato che il vaccino Astra-Zeneca contro SARS-CoV-2 potesse essere causa di reazioni avverse gravi, pur in piena pandemia, la somministrazione di tale vaccinazione è stata sospesa e poi consentita soltanto in fasce di età che sono risultate esenti da tale possibile rischio.
Allo stato attuale della scienza il vaccino è quindi lo strumento disponibile più efficace per la nostra protezione dalla malattia da SARS-CoV-2 che, pur risolvendosi di solito senza reliquati in quattro settimane, causa la morte di un gran numero di persone fragili e presenta pericolose complicazioni.
– La Covid-19 sintomatica subacuta
Se i sintomi persistono, dopo quattro settimane compare senso di fatica e astenia nel 23% dei casi, dispnea, dolore alle articolazioni e problemi di memoria nel 13%, con affaticamento, debolezza, tosse, interessando l’apparato respiratorio, il sistema nervoso e talvolta cuore e reni.
– La Sindrome Long Covid o Sindrome infiammatoria multi-sistemica (MIS-C)
Tale evoluzione si osserva particolarmente in bambini tra i 5 e 11 anni infettati dal SARS-CoV-2 se, dopo la dodicesima settimana, persiste stanchezza o malessere, disfunzione cognitiva, ansia, depressione, difficoltà respiratorie, dolori di vario tipo. Si ritiene che la MIS-C sia secondaria ad una reazione immunitaria anomala all’infezione del virus in soggetti con predisposizione genetica: una Covid-19 su 6 può evolvere in Long Covid MIS-C.
-La Mielite Trasversa Acuta (MTA)
La mielite trasversa acuta da Covid-19 (infiammazione che colpisce il midollo spinale bloccando la trasmissione degli impulsi nervosi) è ben descritta nella letteratura scientifica dell’adulto, ma è stata recentemente riportata anche in una bambina iraniana di 11 anni ricoverata con paresi flaccida acuta degli arti inferiori, ritenzione urina e fecale, dolore epigastrico e febbre da 3 giorni.
– La Miocardite – Pericardite
Il tasso di incidenza della miocardite/pericardite nella popolazione generale è raro (10-22 casi su 100.000) e le infezioni virali (la Covid-19 non fa eccezione) sono tra le cause più frequenti di miocardite. Anche la vaccinazione con vaccino a mRNA Pfizer-BioNTech e Moderna può dare miocardite in adolescenti e giovani, ma meno spesso (1 caso/100.000). Il rischio già raro di tali miocarditi in corso di infezione da Covid-19 è quasi quattro volte maggiore del rischio associato alla somministrazione del vaccino.
Dall’inizio della pandemia fino al 17 novembre 2021, i dati che l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha reso noto riguardanti la popolazione di età inferiore a 19 anni sono:
- 16-19 anni: 229.073 casi, 2.068 ospedalizzazioni, 74 ricoveri in terapia intensiva e 7 morti
- 12-15 anni: 192.273 casi, 1.301 ospedalizzazioni, 58 ricoveri in terapia intensiva e 8 morti
- 6-11 anni: 241.739 casi, 1.407 ospedalizzazioni, 36 ricoveri in terapia intensiva e 9 morti
- 3-5 anni: 81.882 casi, 734 ospedalizzazioni, 19 ricoveri in terapia intensiva e 5 morti
- 0-3 anni: 63.261 casi, 3.047 ospedalizzazioni, 64 ricoveri in terapia intensiva e 5 morti.
I bambini rappresentano il 2% delle infezioni da SARS-CoV-2 con tasso di mortalità dello 0,2%.
Il decorso della malattia nei bambini è spesso drammatico, presenta somiglianze con la malattia di Kawasaki (una infiammazione delle arterie di medio calibro e più in particolare delle arterie coronariche) e richiede terapia impegnativa e aggressiva non priva di rischi. L’Istituto Superiore di Sanità segnala che, dalla metà di novembre 2021, un quarto dei nuovi casi di Covid-19 in Italia riguarda gli under 20, e fra i bimbi piccoli aumentano i ricoveri.
L’umanità ha finora debellato la maggior parte delle malattie infettive o prevenibili grazie ai vaccini a cui sottoponiamo con tranquillità i nostri figli. A fronte della certa pericolosità della malattia, che senso ha non sottoporsi a vaccinazione contro SARS-CoV-2?
Nella rischiosa lotteria tra virus e vaccino, non ho dubbi, io scelgo il vaccino.