Quella richiesta della Madonna ai tre pastorelli

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Il 13 luglio 1917 a Fatima le misteriose parole della Vergine riportate da suor Lucia e dedicate alle nazione russa
“Venerdì 25 marzo, durante la Celebrazione della Penitenza che presiederà alle 17 nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco consacrerà all’Immacolato Cuore di Maria la Russia e l’Ucraina. Lo stesso atto, lo stesso giorno, sarà compiuto a Fatima dal cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere pontificio, come inviato dal Santo Padre”.

LA STORIA

È il 13 maggio 1917, a Cova da Iria, località di un villaggio nel Portogallo centrale, Fatima. Tre bambini – Lucia dos Santos di 10 anni e i suoi cugini Francisco e Jacinta Marto, fratello e sorella di 9 e 7 anni – stanno giocando mentre accudiscono un gregge, in un terreno di proprietà del padre di Lucia. Verso mezzogiorno, dopo aver recitato come d’abitudine il Rosario, vedono due fenomeni luminosi, come due lampi, e poi una misteriosa Signora splendente con un Rosario in mano. È la prima di sei apparizioni che i tre piccoli pastori avranno fino ad ottobre: sempre il giorno 13, tranne nel mese di agosto, quando dal 13 al 15 vengono “sequestrati” dal sindaco che cerca di smascherare quella che crede essere un’impostura (la Madonna apparirà poi ai tre veggenti il giorno 19).

In quella lunga mariofania ha un ruolo centrale l’apparizione del 17 luglio. In quel giorno la Madonna rivela un lungo segreto in tre parti: la prima è un’ulteriore, terribile visione dell’inferno, «un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra, immersi in quel fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana che fluttuavano nell’incendio»; la terza è quella nota appunto come “terzo segreto”, reso pubblico dalla Santa Sede nel 2000, una descrizione profetica di drammatiche sofferenze della Chiesa e del Papa; la seconda parte sono parole della Vergine che Lucia, divenuta nel frattempo suora carmelitana scalza, riporterà così nelle sue memorie scritte nel 1941 nel Carmelo di Coimbra: «La guerra sta per finire, ma se non smetteranno di offendere Dio, nel regno di Pio XI ne comincerà un’altra peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segnale che Dio vi dà del fatto che si appresta a punire il mondo per i suoi delitti, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre.

Per impedire tutto questo, sono venuta a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la comunione riparatrice nei primi sabati. Se ascolterete le mie richieste, la Russia si convertirà e avrete pace; diversamente, diffonderà i suoi errori nel mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa; i buoni saranno martirizzati, il Santo Padre dovrà soffrire molto, diverse nazioni saranno annientate. Infine il mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia che si convertirà, e sarà concesso al mondo qualche tempo di pace».

La richiesta della Vergine di consacrare la Russia al suo Cuore Immacolato ha avuto un’eco nella Chiesa lungo tutto il Novecento e oltre, interpellando i Pontefici. Come ricorda Vatican News, il venerabile Pio XII il 31 ottobre 1942 consacrò tutto il mondo e il 7 luglio 1952 consacrò i popoli della Russia al Cuore Immacolato di Maria nella Lettera apostolica Sacro vergente anno.

San Paolo VI, il 21 novembre 1964, rinnovò la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato alla presenza di padri del Concilio Vaticano II. San Giovanni Paolo II compose una preghiera per quello che definì “Atto di affidamento” da celebrarsi nella Basilica di Santa Maria Maggiore il 7 giugno 1981, solennità di Pentecoste.

Poi, per rispondere più pienamente alle richieste della Madonna, volle esplicitare durante l’Anno Santo della Redenzione – che si tenne tra il 1983 e il 1984 – l’atto di affidamento del 7 giugno 1981, ripetuto a Fatima il 13 maggio 1982. Il 25 marzo 1984, festa dell’Annunciazione, in piazza San Pietro, in unione spirituale con tutti i vescovi del mondo, papa Wojtyla affidò al Cuore Immacolato di Maria tutti i popoli.Nei decenni sono fioriti dubbi e sospetti – mai sopiti del tutto – sul fatto che la Consacrazione della Russia sia stata fatta nelle modalità che la Madonna aveva chiesto.

Sempre Vatican News ricorda che nel giugno 2000, quando fu svelato il terzo segreto di Fatima, l’allora arcivescovo Tarcisio Bertone, segretario della Congregazione per la dottrina della fede, disse che suor Lucia aveva confermato personalmente, in una lettera del 1989, che l’ultima consacrazione compiuto da Giovanni Paolo II corrispondeva a quanto voleva la Madonna: «Sì, è stata fatta così come Nostra Signora l’aveva chiesto, il 25 marzo 1984» scrisse la veggente.