Un invito potente a coltivare l’indipendenza dalle cose esterne e a costruire una roccaforte interiore: ma riusciremo a raggiungere questa libertà non solo coltivando il buon senso umano, ma una apertura alla sapienza del Vangelo, aperti allo Spirito di Cristo.

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Quanto spesso la nostra felicità sembra dipendere da ciò che non abbiamo? Quel nuovo gadget, quella vacanza da sogno, quel “se solo avessi…”? Ci illudiamo che avere di più ci renderà più sereni.

Il filosofo stoico Seneca, in una delle sue Lettere a Lucilio, ci offre una prospettiva radicale, un vero e proprio manuale per la libertà interiore. Egli ci dice una cosa fondamentale: la vera felicità e la vera libertà non stanno nel riempire ogni desiderio, ma nel saper desiderare meno e nel trovare gioia in ciò che si ha, anche se poco. La capacità di affrontare gli “stenti” e di apprezzare la semplicità (come una ‘cena qualunque’ più di un banchetto sontuoso!) è ciò che ci rende invincibili di fronte agli imprevisti della vita. E la vera forza d’animo? Si vede non quando ci prepariamo, ma quando reagiamo con tranquillità e senza lamentarci alle difficoltà improvvise.

“Abituarsi al poco è necessario: anche chi è ricco e ha tutto si troverà in luoghi e circostanze sfavorevoli che impediranno la soddisfazione dei suoi piaceri. Nessuno può avere tutto quello che vuole, ma può non volere quello che non ha e godere delle gioie che gli si offrono. Gran parte della libertà consiste in un ventre moderato e capace di sopportare gli stenti. Non si può immaginare quanto piacere mi dia il sentire che la stanchezza se ne va da sé; non cerco né massaggiatori, né bagni, unico rimedio è il tempo: il riposo elimina le conseguenze della fatica.

Una cena qualunque sarà più piacevole di un banchetto inaugurale. Ho messo, dunque, il mio animo alla prova all’improvviso e perciò ne ho tratto un’esperienza più schietta e vera. Se l’animo si prepara e si impone di essere paziente, la sua reale fermezza non è chiara. Le prove più sicure sono quelle improvvise: se di fronte ai dispiaceri non è solo rassegnato, ma tranquillo; se non dà in escandescenze e non attacca briga; se supplisce a ciò che avrebbe dovuto ricevere non desiderandolo, e pensa che manchi qualcosa alle sue abitudini, ma non a lui stesso”.

La libertà evangelica e il cammino di fede percorre sentieri invisibili, che vanno sempre al di là di quello che si vede; ed è fondamentale fidarsi pienamente del Signore perché tutto concorre al bene di coloro che sono da Lui amati. “È impossibile!” dice la prudenzaÈ rischioso!” dice l’esperienza“E’ insensato!” dice la ragione.  “Dagli una possibilità” dice il cuore. Fidati di Dio e vivi il Vangelo, dice la fede e sarai beato.