Abusi spirituali, come prevenirli (sintetica intervista a don Giuseppe Forlai)

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Un dramma terribile a cui la prevenzione può porre un freno. Parliamo dell’abuso spirituale, una violenza psicologica più diffusa di quanto si potrebbe sospettare. «L’abuso spirituale è molto frequente, oggi più di ieri», dice don Giuseppe Forlai, da 11 anni direttore spirituale del Pontificio seminario romano maggiore, che nella sua personale esperienza rileva un’incidenza di due su dieci aspiranti seminaristi coinvolti in rapporti manipolatori.
Intervistato sul numero di aprile di Jesus, Forlai inquadra la situazione a partire dal rapporto abusante, l’identikit del manipolatore e quello del potenziale manipolato. «L’abuso spirituale è molto frequente perché è tornata “di moda” la direzione spirituale, complice un certo disorientamento generalizzato», dice il sacerdote autore tra l’altro – con lo psicoterapeuta Luca Strambi – di un “vademecum” sul tema. «I soggetti più a rischio sono le persone che hanno bisogno di molte conferme dal punto di vista affettivo e cercano qualcuno che decida al posto loro».
Da Jean Vanier a padre Rupnik, la manipolazione riguarda figure note ma anche semplici parroci e laici. Le vittime sono per lo più minori, ma anche maggiorenni, uomini ma soprattutto donne. «All’inizio c’è una grande accoglienza e un’apparente valorizzazione, che in realtà è seduzione. Poi la persona viene isolata dal suo abituale contesto relazionale, in un rapporto verticistico», prosegue il sacerdote. «Chi si autopropone all’altro come padre spirituale va immediatamente fuggito».
Riflessioni proficue, quelle del direttore spirituale del Pontificio seminario romano maggiore, tanto che il Dicastero per il clero le ha fatte giungere a una serie di realtà che potrebbero cogliere segnali e far scattare interventi preventivi. Fra le indicazioni, per chi sospettasse di essere vittima di abuso spirituale, il confrontarsi subito con persone al di fuori del cerchio magico del manipolatore, come il parroco o il vescovo.
«Tra spiritualità e sessualità c’è una membrana di separazione sottilissima, specialmente in quelle correnti spirituali dove si mette molto l’accento sulla progressiva azione dello Spirito Santo, separandolo dal Verbo, dall’esempio di Cristo che norma la nostra esistenza quotidiana. Ma lo Spirito senza Logos non è lo Spirito Santo che annuncia la Chiesa».
(da un’intervista sull’ultimo numero di JESUS)