COME DISCERNERE TRA DUE BENI? (riflessione del teologo Robert Cheaib)

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La regola “evitare il male e scegliere il bene” non pare sufficiente. La vita, infatti, non è così semplice.

«Vorrei sapere come crescere nella santa indifferenza secondo Ignazio di Loyola, mi sono trovata davanti a due scelte e ognuna sembra la migliore, però vorrei fare di cuore la volontà di Dio». Mi è giunta questa bella e impegnativa domanda da una giovane ragazza, domanda che penso tanti tra voi, cari amici di questa rubrica, vi siete posti e, probabilmente, più di una volta nella vita. Una delle prime regole del discernimento è relativamente semplice: evitare il male e scegliere il bene.

Non c’è machiavellismo nella vita spirituale. Il mezzo deve essere buono quanto il fine. Ma la vita, non è così semplice. Gran parte delle scelte della nostra vita sono simili a quelle descritte da Giulia: «Ognuna sembra la migliore». Cosa fare in questo caso? Piuttosto che dare la risposta da un milione di euro – che, umilmente, confesso di non avere – do qualche pista che io stesso applico nella mia ricerca di essere nella volontà del Signore. Nelle prossime puntate mi soffermerò più largamente su ognuna. Qui mi limito a elencarle brevemente, dopo una prima nota previa che dovrebbe accompagnare tutto il cammino.

Il mio primo consiglio – la nota previa – è quello di armarsi di santa pazienza. La vita non è un film che, nell’arco di 90 minuti, manda tutti gli indizi necessari e le coincidenze puntuali per capire tutto. La vita spirituale è vita, con tutte le sue fatiche, le sue incognite, le sue zone grigie e le sue zone d’ombra. Sapere che la sequela avviene anche lì è già una grande acquisizione e – perché no – anche una consolazione. Per quanto riguarda le piste promesse, te ne indico tre.

Li accenno come un aperitivo, invitandoti a pensarci su per conto tuo in attesa che ne parliamo nelle prossime puntate. 1) Non camminare da solo. Trova un compagno di viaggio nella vita spirituale. Cambia poco se chiami quella persona: padre (o madre) spirituale, guida, amico (o amica) spirituale. Il consiglio resta uguale: la vita spirituale non è un one man show e, come insegnano i maestri spirituali, il diavolo è un grande approfittatore di solitudini. 2) Impara a riconoscere i tuoi veri desideri.

La tua via non nega la tua vita, ma la fa fiorire. Conoscere i tuoi veri desideri è fondamentale. È sacrosanto. 3). Ascolta la realtà. Ascolta gli eventi. Il Signore non parla in astratto. Dio ama l’incarnazione. Per ora ti saluto e ti do appuntamento alla prossima volta: parleremo di paternità spirituale.